UFO, Extraterrestri, Spazio, Vita, Amicizia, Friendship, W56, Ummiti.
Da un'approfondita ricerca sulla Bibbia si nota con evidenza
che c’erano cinque razze di giganti, tutte distrutte dagli Ebrei:
- i Nephilim (ad es. Num.,13,33), gli "angeli caduti";
- i Rephain, preesistenti abitatori di Canaan (ad es. Gen.,14,4, Deut.,3,11, Deut.,2,10); a questa razza sarebbe appartenuto Og, del paese di Magog ;
- gli Anakin, stanziati nel sud, vicino ad Hebron (ad es. Giosuè,11,2, Deut.,2,20);
- gli Emin, ad est del Giordano (ad es. Deut.,2,10); sarebbero stati distrutti da Chedorlapmer, re di Elam;
- i Zuzim (a.k.a. Uzim o Zamzummim), anch’essi ad est del Giordano (ad es. Gen.,14,5 e segg., Giob.,26,5, Deuter.,2,20).
È evidente che il vagare nel deserto era orientato a distruggere queste razze, perché solo contro di esse Geova aizza gli Ebrei, intimando loro di lasciare invece in pace altre etnie.
L’episodio della "cazziata" da parte di Geova in quanto gli Ebrei avevano risparmiato le donne e i bambini si trova in Giosuè,7,20.
Circa Acan, le cose sono complicate, perché ne esistono almeno due: il primo, figlio di Zerach, a sua volta figlio di Reuel (a.k.a. Jethro, il suocero di Mosè), figlio di Esaù; l’altro è figlio di Eser, a sua volta figlio di Seir, della stirpe degli Horriti.
Genesi
5,1 Questo è il libro della genealogia di Adamo. Quando Dio creò l'uomo, lo fece a somiglianza di Dio;
2 maschio e femmina li creò, li benedisse e
li chiamò uomini quando furono creati.
3 Adamo aveva centotrenta anni quando generò a sua immagine, a sua somiglianza, un figlio e lo chiamò Set.
4 Dopo aver generato Set, Adamo visse ancora ottocento anni e generò figli e figlie.
5
L'intera vita di Adamo fu di novecentotrenta
anni; poi morì.
6 Set aveva centocinque
anni quando generò Enos;
7 dopo aver generato Enos, Set visse ancora ottocentosette anni e generò figli e figlie.
8 L'intera
vita di Set fu di novecentododici
anni; poi morì.
9 Enos aveva novanta anni
quando generò Kenan;
10 Enos, dopo aver generato Kenan, visse ancora ottocentoquindici anni e generò figli e figlie.
11
L'intera vita di Enos fu di novecentocinque
anni; poi morì.
12 Kenan aveva settanta anni quando generò Maalaleèl;
13 Kenan dopo aver generato Maalaleèl visse ancora ottocentoquaranta anni e generò figli e figlie.
14 L'intera vita di Kenan fu di novecentodieci anni; poi morì.
15 Maalaleèl aveva sessantacinque anni quando generò Iared;
16 Maalaleèl dopo aver generato Iared, visse ancora ottocentotrenta anni e generò figli e figlie.
17 L'intera vita di Maalaleèl fu di
ottocentonovantacinque anni; poi morì.
18 Iared aveva centosessantadue
anni quando generò Enoch;
19 Iared, dopo aver generato Enoch, visse ancora ottocento anni e generò figli e figlie.
20 L'intera vita di Iared fu di
novecentosessantadue anni; poi morì.
21 Enoch aveva sessantacinque
anni quando generò Matusalemme.
22 Enoch camminò con Dio; dopo aver generato Matusalemme, visse ancora per trecento anni e generò figli e figlie.
23 L'intera vita di Enoch fu di trecentosessantacinque anni.
24 Poi Enoch cammino con
Dio e non fu più perché Dio l'aveva preso.
25 Matusalemme aveva centottantasette
anni quando generò Lamech;
26 Matusalemme, dopo aver generato Lamech, visse ancora settecentottantadue anni e generò figli e figlie.
27 L'intera vita di Matusalemme fu di
novecentosessantanove anni;
poi morì.
28 Lamech aveva centottantadue
anni quando generò un figlio
29 e lo chiamò Noè, dicendo: «Costui ci consolerà del nostro lavoro e della fatica delle nostre mani, a causa del suolo che il Signore ha maledetto».
30 Lamech, dopo aver generato Noè, visse ancora cinquecentonovantacinque anni e generò figli e figlie.
31 L'intera vita di Lamech fu di
settecentosettantasette anni; poi morì.
32 Noè aveva cinquecento
anni quando generò Sem, Cam e Iafet.
Dalla Bibbia ; Genesi 6,1 (versione laica)
6,1
Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e
nacquero loro figlie, 2 i figli di
Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante
ne vollero. 3 Allora il Signore disse: «Il mio spirito
non resterà sempre nell'uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di
centoventi anni».
4 C'erano sulla terra i giganti a
quei tempi - e anche dopo - quando i figli di Dio si univano alle figlie degli
uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell'antichità,
uomini famosi. (Riferito al paragrafo sopra, 5,1)
Dalla Bibbia, versione CEI del 1974; Genesi 6.1
Corruzione dell'umanità
Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, 2 i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. 3 Allora il Signore disse: "Il mio spirito non resterà sempre nell'uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni". 4 C'erano sulla terra i giganti a quei tempi - e anche dopo - quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell'antichità, uomini famosi.
Ezechiele 1.1
Sacerdote gerosolimitano, Ezechiele fu deportato in esilio in Babilonia, dove esercitò il suo difficile ministero tra il 593 e il 571 a.C. per richiamare i Giudei delusi ed affranti alla responsabilità morale che essi avevano avuto nella catastrofe della nazione, a motivo delle loro infedeltà all’alleanza con Dio. La sua attività fu in parte contemporanea di quella di Geremia. Dopo la notizia del crollo di Gerusalemme nel 587 a.C., il profeta è tutto impegnato a rincuorare gli esuli e a prepararli all’attesa della salvezza promessa da Dio. Lo stile di Ezechiele è notevolmente diverso a quello degli altri libri profetici, non soltanto perché spesso le profezie sono datate con precisione, ma anche per la sua preferenza per il simbolismo, l’allegoria, le immagini, a volte crude, preludendo così alla formazione del genere letterario apocalittico. Le due grandi parti del libro sono il gruppo degli oracoli contro le nazioni pagane (cc 25-32) – nello stile degli antichi profeti – e i cc. 40-48, che descrivono con minuti particolari la ricostruzione religiosa di Israele vagheggiata da Ezechiele e ispirata a un ideale politico e religioso che avrà grande influenza. Nella linea di Geremia, Ezechiele insiste sul carattere personale della responsabilità e sul valore interiore del rapporto del credente col suo Dio. L’accentuazione sacerdotale del libro contribuì a stringere il residuo popolo d’Israele intorno ai suoi sacerdoti e a determinare la formazione religiosa degli Israeliti fino agli inizi dell’èra cristiana.
1 Ubicazione e storia
Il cinque del quarto mese dell`anno trentesimo, mentre mi trovavo fra i deportati sulle rive del canale Chebàr, i cieli si aprirono ed ebbi visioni divine. 2 Il cinque del mese - era l`anno quinto della deportazione del re Ioiachìn - 3 la parola del Signore fu rivolta al sacerdote Ezechiele figlio di Buzì, nel paese dei Caldei, lungo il canale Chebàr. Qui fu sopra di lui la mano del Signore.
Io guardavo ed ecco un uragano avanzare dal settentrione, una grande nube e un turbinìo di fuoco, che splendeva tutto intorno, e in mezzo si scorgeva come un balenare di elettro incandescente. 5 Al centro apparve la figura di quattro esseri animati, dei quali questo era l`aspetto: avevano sembianza umana 6 e avevano ciascuno quattro facce e quattro ali. 7 Le loro gambe erano diritte e gli zoccoli dei loro piedi erano come gli zoccoli dei piedi d`un vitello, splendenti come lucido bronzo. 8 Sotto le ali, ai quattro lati, avevano mani d`uomo; tutti e quattro avevano le medesime sembianze e le proprie ali, 9 e queste ali erano unite l`una all`altra. Mentre avanzavano, non si volgevano indietro, ma ciascuno andava diritto avanti a sé. 10 Quanto alle loro fattezze, ognuno dei quattro aveva fattezze d`uomo; poi fattezze di leone a destra, fattezze di toro a sinistra e, ognuno dei quattro, fattezze d`aquila. 11 Le loro ali erano spiegate verso l`alto; ciascuno aveva due ali che si toccavano e due che coprivano il corpo. 12 Ciascuno si muoveva davanti a sé; andavano là dove lo spirito li dirigeva e, muovendosi, non si voltavano indietro. 13 Tra quegli esseri si vedevano come carboni ardenti simili a torce che si muovevano in mezzo a loro. Il fuoco risplendeva e dal fuoco si sprigionavano bagliori. 14 Gli esseri andavano e venivano come un baleno. 15 Io guardavo quegli esseri ed ecco sul terreno una ruota al loro fianco, di tutti e quattro. 16 Le ruote avevano l`aspetto e la struttura come di topazio e tutt`e quattro la medesima forma, il loro aspetto e la loro struttura era come di ruota in mezzo a un`altra ruota. 17 Potevano muoversi in quattro direzioni, senza aver bisogno di voltare nel muoversi. 18 La loro circonferenza era assai grande e i cerchi di tutt`e quattro erano pieni di occhi tutt`intorno. 19 Quando quegli esseri viventi si muovevano, anche le ruote si muovevano accanto a loro e, quando gli esseri si alzavano da terra, anche le ruote si alzavano. 20 Dovunque lo spirito le avesse spinte, le ruote andavano e ugualmente si alzavano, perché lo spirito dell`essere vivente era nelle ruote. 21 Quando essi si muovevano, esse si muovevano; quando essi si fermavano, esse si fermavano e, quando essi si alzavano da terra, anche le ruote ugualmente si alzavano, perché lo spirito dell`essere vivente era nelle ruote. 22 Al di sopra delle teste degli esseri viventi vi era una specie di firmamento, simile ad un cristallo splendente, disteso sopra le loro teste, 23 e sotto il firmamento vi erano le loro ali distese, l`una di contro all`altra; ciascuno ne aveva due che gli coprivano il corpo. 24 Quando essi si muovevano, io udivo il rombo delle ali, simile al rumore di grandi acque, come il tuono dell`Onnipotente, come il fragore della tempesta, come il tumulto d`un accampamento. Quando poi si fermavano, ripiegavano le ali. 25 Ci fu un rumore al di sopra del firmamento che era sulle loro teste. 26 Sopra il firmamento che era sulle loro teste apparve come una pietra di zaffiro in forma di trono e su questa specie di trono, in alto, una figura dalle sembianze umane. 27 Da ciò che sembrava essere dai fianchi in su, mi apparve splendido come l`elettro e da ciò che sembrava dai fianchi in giù, mi apparve come di fuoco. Era circondato da uno splendore 28 il cui aspetto era simile a quello dell`arcobaleno nelle nubi in un giorno di pioggia. Tale mi apparve l`aspetto della gloria del Signore. Quando la vidi, caddi con la faccia a terra e udii la voce di uno che parlava.
LA BIBBIA
Matteo (Capitolo 17:vers.1-9)
17 La trasfigurazione
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1Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte su di un'alta montagna.
2 E fu trasfigurato davanti a loro, e il suo volto risplendette come il sole, e le sue vesti divennero bianche come la luce.
3 Ed ecco che apparvero loro Mosè ed Elia in colloquio con lui. (Mosè ed Elia, però, erano morti circa due mila anni prima)
4 Pietro allora prese la parola e disse a Gesù: «Signore, è bene per noi stare qui! Se dunque vuoi, farò qui tre tende: una per te, una per Mosè ed una per Elia».
5 Parlava ancora quando una nube luminosa li ricoprì, ed ecco una voce dalla nube che disse: «Questi è il mio Figlio diletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo».
6 A queste parole i discepoli caddero faccia a terra ed ebbero molta paura.
7 Ora Gesù, avvicinandosi, li toccò e disse: «Alzatevi, non abbiate paura».
8 Alzando allora gli occhi, non videro nessun altro all'infuori di Gesù.
9 Mentre discendevano dalla montagna, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno della visione, finché il Figlio dell’uomo sia risorto dai morti».
Atti degli Apostoli dal cap. 1: Ascensione di Gesù
Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo. 10 E poiché essi
stavano fissando il cielo mentre egli se n`andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: 11 "Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l`avete visto andare in cielo".
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(Ge 5:21-24; Eb 11:5) Ap 11:12
2Re 2:1 Quando il SIGNORE volle rapire in cielo Elia in un turbine, Elia se ne andò da Ghilgal con Eliseo.
2Re 2:2 Elia disse a Eliseo: «Férmati qui, ti prego, perché il SIGNORE mi manda fino a Betel». Ma Eliseo rispose: «Com'è vero che il SIGNORE vive, e che tu vivi, io non ti lascerò». Così scesero a Betel.
2Re 2:3 I discepoli dei profeti che erano a Betel andarono a trovare Eliseo, e gli dissero: «Sai che il SIGNORE quest'oggi rapirà in alto il tuo signore?» Egli rispose: «Sì, lo so; tacete!»
2Re 2:4 Elia gli disse: «Eliseo, férmati qui, ti prego, perché il SIGNORE mi manda a Gerico». Quegli rispose: «Com'è vero che il SIGNORE vive, e che tu vivi, io non ti lascerò». Così se ne andarono a Gerico.
2Re 2:5 I discepoli dei profeti che erano a Gerico si avvicinarono a Eliseo, e gli dissero: «Sai che il SIGNORE quest'oggi rapirà in alto il tuo signore?» Egli rispose: «Sì, lo so; tacete!»
2Re 2:6 Ed Elia gli disse: «Férmati qui, ti prego, perché il SIGNORE mi manda al Giordano». Egli rispose: «Com'è vero che il SIGNORE vive, e che tu vivi, io non ti lascerò». E proseguirono il cammino insieme.
2Re 2:7 Cinquanta discepoli dei profeti andarono dietro a loro e si fermarono di fronte al Giordano, da lontano, mentre Elia ed Eliseo si fermarono sulla riva del Giordano.
2Re 2:8 Allora Elia prese il suo mantello, lo arrotolò e percosse le acque, le quali si divisero in due. Così attraversarono il fiume a piedi asciutti.
2Re 2:9 Quando furono passati, Elia disse a Eliseo: «Chiedi quello che vuoi che io faccia per te, prima che io ti sia tolto». Eliseo rispose: «Ti prego, mi sia data una parte doppia del tuo spirito!»
2Re 2:10 Elia disse: «Tu domandi una cosa difficile; tuttavia, se mi vedi quando io ti sarò rapito, ti sarà dato quello che chiedi; ma, se non mi vedi, non ti sarà dato».
2Re 2:11 Essi continuarono a camminare discorrendo insieme, quand'ecco un carro di fuoco e dei cavalli di fuoco che li separarono l'uno dall'altro, ed Elia salì al cielo in un turbine. (Questo episodio risale a molti, molti anni prima della comparsa di Gesù sulla Terra.)
APOCALISSE
Titolo e argomento del libro
Am 3:7; Ap 22:6-10
Apocalisse 1:1 Rivelazione di Gesù Cristo, che Dio gli diede per mostrare ai suoi servi le cose che devono avvenire tra breve, e che egli ha fatto conoscere mandando il suo angelo al suo servo Giovanni.
Apocalisse 1:2 Egli ha attestato come parola di Dio e testimonianza di Gesù Cristo tutto ciò che ha visto.
Apocalisse 1:3 Beato chi legge e beati quelli che ascoltano le parole di questa profezia e fanno tesoro delle cose che vi sono scritte, perché il tempo è vicino!
Dedica alle sette chiese dell'Asia
(2Gv 3; 2Co 13:13) Ap 5:8-13; Mt 24:30-31
Apocalisse 1:4 Giovanni, alle sette chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da colui che è, che era e che viene, dai sette spiriti che sono davanti al suo trono
Apocalisse 1:5 e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra.
A lui che ci ama, e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue,
Apocalisse 1:6 che ha fatto di noi un regno e dei sacerdoti del Dio e Padre suo, a lui sia la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.
Apocalisse 1:7 Ecco, egli viene con le nuvole e ogni occhio lo vedrà; lo vedranno anche quelli che lo trafissero, e tutte le tribù della terra faranno lamenti per lui. Sì, amen.
Apocalisse 1:8 «Io sono l'alfa e l'omega», dice il Signore Dio, «colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente».
Il Figlio dell'uomo appare in visione a Giovanni
Da 10:5-12, 14; Mt 17:1-2
Apocalisse 1:9 Io, Giovanni, vostro fratello e vostro compagno nella tribolazione, nel regno e nella costanza in Gesù, ero nell'isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza di Gesù.
Apocalisse 1:10 Fui rapito dallo Spirito nel giorno del Signore, e udii dietro a me una voce potente come il suono di una tromba, che diceva:
Apocalisse 1:11 «Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette chiese: a Efeso, a Smirne, a Pergamo, a Tiatiri, a Sardi, a Filadelfia e a Laodicea».
Apocalisse 1:12 Io mi voltai per vedere chi mi stava parlando. Come mi fui voltato, vidi sette candelabri d'oro
Apocalisse 1:13 e, in mezzo ai sette candelabri, uno simile a un figlio d'uomo, vestito con una veste lunga fino ai piedi e cinto di una cintura d'oro all'altezza del petto.
Apocalisse 1:14 Il suo capo e i suoi capelli erano bianchi come lana candida, come neve; i suoi occhi erano come fiamma di fuoco;
Apocalisse 1:15 i suoi piedi erano simili a bronzo incandescente, arroventato in una fornace, e la sua voce era come il fragore di grandi acque.
Apocalisse 1:16 Nella sua mano destra teneva sette stelle; dalla sua bocca usciva una spada a due tagli, affilata, e il suo volto era come il sole quando risplende in tutta la sua forza.
Apocalisse 1:17 Quando lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli pose la sua mano destra su di me, dicendo: «Non temere, io sono il primo e l'ultimo,
Apocalisse 1:18 e il vivente. Ero morto, ma ecco sono vivo per i secoli dei secoli, e tengo le chiavi della morte e del soggiorno dei morti.
Apocalisse 1:19 Scrivi dunque le cose che hai viste, quelle che sono e quelle che devono avvenire in seguito,
Apocalisse 1:20 il mistero delle sette stelle che hai viste nella mia destra, e dei sette candelabri d'oro. Le sette stelle sono gli angeli delle sette chiese, e i sette candelabri sono le sette chiese.
Lettera alla chiesa di Efeso
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(At 20:17, 28-31; Ef 1:15-16; 5:2; Eb 6:10-12)(Mt 24:12-13; 13:12)
Apocalisse 2:1 «All'angelo della chiesa di Efeso scrivi:
Queste cose dice colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro:
Apocalisse 2:2 Io conosco le tue opere, la tua fatica, la tua costanza; so che non puoi sopportare i malvagi e hai messo alla prova quelli che si chiamano apostoli ma non lo sono e che li hai trovati bugiardi.
Apocalisse 2:3 So che hai costanza, hai sopportato molte cose per amor del mio nome e non ti sei stancato.
Apocalisse 2:4 Ma ho questo contro di te: che hai abbandonato il tuo primo amore.
Apocalisse 2:5 Ricorda dunque da dove sei caduto, ravvediti, e compi le opere di prima; altrimenti verrò presto da te e rimoverò il tuo candelabro dal suo posto, se non ti ravvedi.
Apocalisse 2:6 Tuttavia hai questo, che detesti le opere dei Nicolaiti, che anch'io detesto.
Apocalisse 2:7 Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. A chi vince io darò da mangiare dell'albero della vita, che è nel paradiso di Dio.
Lettera alla chiesa di Smirne
Mt 5:10-12; 10:22, 39; Gm 1:12; 1P 4:12-13
Apocalisse 2:8 «All'angelo della chiesa di Smirne scrivi:
Queste cose dice il primo e l'ultimo, che fu morto e tornò in vita:
Apocalisse 2:9 Io conosco la tua tribolazione, la tua povertà (tuttavia sei ricco) e le calunnie lanciate da quelli che dicono di essere Giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di Satana.
Apocalisse 2:10 Non temere quello che avrai da soffrire; ecco, il diavolo sta per cacciare alcuni di voi in prigione, per mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e io ti darò la corona della vita.
Apocalisse 2:11 Chi ha orecchi ascolti ciò che che lo Spirito dice alle chiese. Chi vince non sarà colpito dalla morte seconda.
Lettera alla chiesa di Pergamo
2Te 1:4-5 (Gd 3-4, 11; 2Gv 7-11) Is 11:4
Apocalisse 2:12 «All'angelo della chiesa di Pergamo scrivi:
Queste cose dice colui che ha la spada affilata a due tagli:
Apocalisse 2:13 Io so dove tu abiti, cioè là dov'è il trono di Satana; tuttavia tu rimani fedele al mio nome e non hai rinnegato la fede in me, neppure al tempo in cui Antipa, il mio fedele testimone, fu ucciso fra voi, là dove Satana abita.
Apocalisse 2:14 Ma ho qualcosa contro di te: hai alcuni che professano la dottrina di Balaam, il quale insegnava a Balac il modo di far cadere i figli d'Israele, inducendoli a mangiare carni sacrificate agli idoli e a fornicare.
Apocalisse 2:15 Così anche tu hai alcuni che professano similmente la dottrina dei Nicolaiti.
Apocalisse 2:16 Ravvediti dunque, altrimenti fra poco verrò da te e combatterò contro di loro con la spada della mia bocca.
Apocalisse 2:17 Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.
A chi vince io darò della manna nascosta e una pietruzza bianca, sulla quale è scritto un nome nuovo che nessuno conosce, se non colui che lo riceve.
Lettera alla chiesa di Tiatiri
1Te 1:2-3 (At 15:28-29; 1Co 10:8, 19-22)(Eb 6:9-12; Ap 3:11, 21)
Apocalisse 2:18 «All'angelo della chiesa di Tiatiri scrivi:
Queste cose dice il Figlio di Dio, che ha gli occhi come fiamma di fuoco, e i piedi simili a bronzo incandescente:
Apocalisse 2:19 Io conosco le tue opere, il tuo amore, la tua fede, il tuo servizio, la tua costanza; so che le tue ultime opere sono più numerose delle prime.
Apocalisse 2:20 Ma ho questo contro di te: che tu tolleri Iezabel, quella donna che si dice profetessa e insegna e induce i miei servi a commettere fornicazione, e a mangiare carni sacrificate agli idoli.
Apocalisse 2:21 Le ho dato tempo perché si ravvedesse, ma lei non vuol ravvedersi della sua fornicazione.
Apocalisse 2:22 Ecco, io la getto sopra un letto di dolore, e metto in una grande tribolazione coloro che commettono adulterio con lei, se non si ravvedono delle opere che ella compie.
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